Nessuno si salva da solo

Trame di Vita

“La Caritas può essere una palestra di vita per far scoprire a tanti giovani il senso del dono,
per far loro assaporare il gusto buono di ritrovare se stessi dedicando il proprio tempo agli altri.
Così facendo la Caritas stessa rimarrà giovane e creativa, manterrà uno sguardo semplice e diretto,
che si rivolge senza paura verso l’Alto e verso l’altro, come fanno i bambini”.

(Papa Francesco)

Natalya

“La Caritas mi ha accolto come un uccello fa con le sue ali”.
Natalya è originaria di Kharkiv. La sua città, oggi distrutta, resta la casa dei suoi ricordi, dei suoi affetti più cari, di tutta la sua vita.
Natalya è stata accolta in Caritas pochi mesi fa ed è qui, afferma, che ha imparato a credere che esistano ancora, sulla Terra, persone buone.

Daniela 

Ci sono tanti modi per mettersi al servizio degli altri.
Quella piccola mano tesa è stata, per Daniela, la scintilla della sua vocazione, l’orizzonte di senso capace di tracciare sentieri inesplorati, prima di allora nemmeno lontanamente immaginati…

Suor Susanna

Prendersi cura di chi si prende cura. Suor Susanna ha riscoperto, in Caritas, quanto sia importante rendersi disponibili all’ascolto. Pronta ad accogliere chi, ospite, operatore, o volontario, chiede aiuto… o anche solo un attimo per condividere le gioie e le fatiche del quotidiano.

Maria Francesca

Maria Francesca racconta la sua esperienza in Caritas, il suo approccio con una realtà già nota, ma sempre nuova.
“Per me Caritas è casa, è calore, amore e, perché no, è anche opportunità”.

Maria Elena

In Caritas ha scoperto “cosa voleva essere da grande”.
Così, Maria Elena continua i suoi studi senza dimenticare i volti e le storie che appartengono, adesso, alla sua quotidianità.

"La Caritas può essere una palestra di vita per far scoprire a tanti giovani il senso del dono,
per far loro assaporare il gusto buono di ritrovare se stessi dedicando il proprio tempo agli altri.
Così facendo la Caritas stessa rimarrà giovane e creativa, manterrà uno sguardo semplice e diretto,
che si rivolge senza paura verso l’Alto e verso l’altro, come fanno i bambini".
(Papa Francesco)