Una casa per tutti

La Gratis Accepistis

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Vite "sine cera"

Si racconta che gli antichi romani, quando vi era la necessità di restaurare le statue rovinate dal tempo, riempissero le crepe con la cera. Una tecnica utile per coprire le ferite e donare nuovamente, allo spettatore, la confortante armonia della perfezione.

Il medesimo trattamento, tuttavia, non era riservato alle statue più preziose ed antiche le quali, anche con le crepe, mostravano un valore intrinseco. Erano le statue maggiormente apprezzate, anche perché “sine cera”, appunto. Sincere.
 

Dall’altra parte del mondo, nell’Estremo Oriente, accade ancora qualcosa di assai diverso nella pratica, ma molto simile nella sostanza. In Giappone, i frammenti degli oggetti di ceramica andati in frantumi vengono saldati insieme con l’oro o con l’argento liquido. Grazie a questa tecnica (Kintsugi, letteralmente “riparare con l’oro”), gli oggetti riacquistano un nuovo valore e diventano ancor più preziosi. 

Nella certezza cristiana che le ferite possono sempre diventare feritoie e che solo attraverso la croce si può gustare la gloria della Risurrezione, la Caritas diocesana di Aversa continua a fondare tutta la sua azione.

Alla nostra porta bussano spesso donne e uomini “sine cera”, bisognosi di incontrare persone che sappiano apprezzare il loro valore intrinseco.

Nei frammenti di storie calpestate, emarginate e sole, obiettivo costante è quello di far combaciare i pezzi e provare a rimetterli insieme con quanto di più prezioso siamo in grado di donare.

La casa di accoglienza “Gratis Accepistis” è la manifestazione più evidente di un lavoro paziente, spesso nascosto, desideroso di guardare l’uomo e la sua storia.

I volontari, gli operatori, i sacerdoti che negli anni hanno curato questo cammino, continuano, ogni giorno, ad essere artefici dei miracoli del quotidiano: per i poveri che gridano e per quelli che, invece, non hanno voce, la Caritas saprà essere dimora, occasione per trovare sempre una mano tesa e gli strumenti necessari per scrivere una nuova pagina di storia.
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Nella notte di Natale...

24 dicembre 2013, vigilia di Natale.
Una giovane coppia bussa alla porta della nostra “Casa dei Figli”.
Cerca un posto caldo dove trascorrere la notte.

Nelle Chiese della diocesi, il cielo accoglie i canti di gioia per la celebrazione del Natale.
“Vieni Signore Gesù”, si ode, e le campane annunciano la festa.
Negli occhi di quella giovane famiglia, l’immagine della mangiatoia torna più viva che mai.
Avremmo forse potuto chiudere le porte al Dio che viene?

Nasce così, in quella notte speciale, la casa di accoglienza “Gratis Accepistis” che oggi dispone di 25 posti letto ed è diventata una casa per coloro che vivono particolari momenti di difficoltà.

La casa di accoglienza è aperta
tutti i giorni dell’anno,
dalle ore 20.00 alle ore 8.00

Posti letto a disposizione
n. 25

Il #4aprile del 1968, a Memphis, in Tennessee,
veniva assassinato Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili,
pastore battista, simbolo senza tempo della lotta contro le discriminazioni.
#MLK